Mio padre non mi fa vedere mia madre malata

A livello legale posso fare qualcosa mio padre non mi fa vedere mia madre da anni, da quando si è ammalata, e io non accetto questa prepotenza nei confronti di mia mamma e miei grazie

Buongiorno,

Mancano alcuni elementi che permettano una risposta precisa.

In ogni caso, potendo immaginare un caso tipico, per prima cosa, sarebbe opportuno specificare e verificare se sua madre sia nel pieno possesso delle proprie facoltà intellettuali e, soprattutto, se sia stato nominato un amministratore di sostegno oppure una curatela o, addirittura, una tutela.

Nel caso non si fosse proceduto in tal senso, si può provvedere personalmente a ricorrere innanzi al tribunale competente per territorio affinché chiedere la nomina dell’amministratore di sostegno e, in quella sede, rappresentare all’autorità giudiziaria la complessiva situazione affinché quest’ultima disponga quanto necessario per la tutela della persona per la quale si chiede la nomina dell’amministratore di sostegno e anche dei parenti più stretti.

In questa sede, il tribunale dispone l’audizione della persona per la quale si chiede l’amministrazione di sostegno la quale potrebbe rendere le proprie dichiarazioni potendosi dare anche il caso che sia proprio sua madre che non voglia vederla. Cosa che ovviamente non escludo ma potrebbe rientrare sempre nel novero del possibile.

il tribunale disporrà pertanto una consulenza tecnica d’ufficio atta a stabilire le condizioni psicofisiche del soggettoe l’ostracismo posto in essere da suo padre non depone in suo favore riguardo l’eventuale nomina in suo favore quale amministratore di sostegno.

In questa sede lei potrà rappresentare al giudicante la complessiva situazione.

È anche possibile avviare un eventuale azione penale atta al riconoscimento giuridico della situazione determinatasi potendo ipotizzare il reato di circonvenzione di incapaci ovviamente utilizzando ogni possibile formula dubitativa per evitare eventuali possibili denunce per calunnia.

Chiaramente qualsiasi azione dovrebbe essere preceduta da una diffida o comunque da una richiestaa mezzo di lettera raccomandata tale da avviare un rapporto tra le parti.

Altrettanto chiaramente, trattandosi di rapporti familiari, l’auspicio sarebbe quello di una ripresa dei rapporti non facendo bene a nessuno un troncare quella componente essenziale dell’esistenza umana rappresentata anche dai rapporti parentali.

Siamo naturalmente a Sua più completa disposizione per assisterla in questo delicato momento e, in questa intesa, Le inviamo i migliori saluti



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