Come ottenere la cittadinanza italiana

Come ottenere la cittadinanza italiana? Alcune linee guida per districarsi nella complessa materia

Gentilissima Caia,

Lei dunque è in procinto di fare la domanda per la cittadinanza per residenza prolungata decennale ai sensi dell’art. 9 della legge 91 del 1992 (Nuove norme sulla cittadinanza), lett. f) che prevede: allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.

La nozione di residenza risulta ambigua secondo le disposizioni di legge, in quanto, in un primo momento, essa viene trattata come la dimora abituale in una determinata zona (vale ai sensi dell’art. 43 del codice civile: “La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale“). In più, la stessa diventa poi legale ai sensi della legge 91 del 1992, che prevede che gli stranieri debbano risiedere legalmente nel territorio italiano ai fini dell’ottenimento dello status di cittadinanza.

La residenza, in sostanza, è la comunicazione all’anagrafe (al Comune) della sua dimora abituale. Essa è il requisito ai fini del conteggio del tempo per poter poi compilare la domanda di cittadinanza. [Ad esempio: se Lei ha la residenza a Roma dal 2011, la domanda potrà essere presentata nel 2021].

La residenza non deve essere, per forza, nella stessa zona all’interno dell’Italia. È sufficiente, dalle recenti modifiche contenute nella circolare del ministero dell’Interno, Prot n. K 60.1 del 2007che risiedeva in Italia. È importante soltanto non avere buchi (per esempio trasferimento all’estero e/o cancellazione dello straniero dall’anagrafe da un Comune senza il successivo rinnovo) di residenza, altrimenti il calcolo riparte ex novo (di nuovo).

Da ricordare che il permesso di soggiorno non è segno di residenza, esso è solamente il titolo di permanenza in Italia entro un determinato periodo di tempo.

Per quanto riguarda il requisito del reddito, non esiste un vincolo normativo di rango legislativo, ma esiste solamente una disposizione contenuta nella circolare del ministero dell’Interno del 2007, già richiamata (K 60.1 del 2007), in cui si richiede il reddito quale fattore indicativo dell’integrazione del soggetto straniero.

Se Lei, Sig.ra Caia convive con il suo compagno Tizio e ha un figlio, significa che fa parte di un nucleo familiare. Lei potrebbe proporre sia il reddito annuale del Suo compagno (dei tre anni precedenti la domanda) più il reddito proprio fare la domanda e indicare il requisito di residenza prolungata decennale in Italia, quindi ottenere in questo modo la cosiddetta naturalizzazione italiana.

Esiste il portale online per fare la domanda di cittadinanza in via telematica.

I tempi di concessione durano molti anni, in quanto la procedura è divenuta assai lenta a partire dal 2018, nell’ottobre del 2020 si è corretto leggermente il tiro.

Al termine, laddove la Pubblica Amministrazione dovesse rimanere inerte ovvero dovesse denegarLa la cittadinanza per qualsiasi motivo, è possibile ricorrere all’autorità giudiziaria ai fini dell’ottenimento dello status di cittadino ovvero velocizzare la pratica per la concessione.

Conviene non ascoltare chi ritiene che nel momento in cui la cittadinanza non viene concessa, non è più possibile fare qualcosa.

N.B. Al contrario esistono rimedi contro il diniego della Pubblica Amministrazione anche nelle ipotesi in cui il richiedente possa avere c.d. “precedenti penali“, in quanto tale circostanza non osta giuridicamente all’ottenimento della cittadinanza, che è un ulteriore status di uguaglianza.

Ad esempio: esistono tanti c.d. “pregiudicati” in Italia che sono cittadini italiani perché nati tali ma che di fronte a qualche commissione di reato o per motivi di ordine pubblico non perdono certamente la cittadinanza.

Rivolgetevi a un bravo Avvocato che potrà argomentare in meglio il Vostro Ricorso!

Dott. Naemul Khan

Per informazioni: 3481317487 avv.vittoriomarinelli@gmail.com



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