Inammissibilità dei capitolati di gara: la prima volta in italia

 

Inammissibilità dei capitolati di gara: la prima volta in italia

 

Nell’atto giudiziario, il legale dell’Oikos, avv. Vittorio Marinelli, sottolinea l’impossibilità dell’amministrazione di mettere in capitolato di gara la realizzazione di un sito informagiovani, in quanto, tale sito è già registrato con i nomi a dominio sia presso l’ente di registrazione italiano GARR che presso quello americano Internic.

Solo l’Oikos lo può realizzare ma è stata esclusa, per cui, si mette in appalto qualcosa che non si può fare senza incorre in sanzioni di legge.

C’è infatti, oltre alla normativa che regola i nomi a dominio (ISO 6523; 3166) una sentenza del Tribunale di Milano contro una ditta che, pur avendo il suffisso .net ha dovuto chiudere il suo sito poiché una società con nome analogo ma con suffisso .it si era sentita danneggiata.

Bene, dicevamo, l’Oikos adesso ha ancora un’altra carta in mano: anche il Comune, sul suo sito di fatto ammette che esiste un sito informagiovani e che è di proprietà dell’associazione e che lo sta utilizzando. Ma evidentemente il dettaglio non sfugge alla parte avversa, e infatti, dopo altre 12 ore, il nome del link viene trasformato, questa volta in informazioni utili per i giovani.

Brutta storia: è la prima volta che succede una cosa del genere in Italia, e per di più fatta da una pubblica amministrazione, e a Roma e non in un paesello.

Il Sindaco tace sul fatto che due assessori della sua giunta si comportino in maniera così originale. Come finirà la storia?

 

http://www.informagiovani.it/testoM&PC.htm

 

 

Avvocato Vittorio A. Marinelli



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